Il Conservatorio
Il Conservatorio è l’Istituzione dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, cui è demandata la preparazione artistica, culturale e professionale dei musicisti. Vi si accede superando un esame di ammissione e l’ordinamento prevede un corso triennale (con il quale si ottiene un diploma accademico di primo livello, equipollente alla laurea triennale) eventualmente seguito da un biennio (per ottenere il diploma specialistico di secondo livello, anch’esso equivalente ad una laurea magistrale). Vanno segnalati, fra l’altro, i Bienni per la formazione dei Docenti e il Biennio di Management per le imprese culturali e dello spettacolo.
La storia
Il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia è tra i conservatori più ricchi di storia in Europa. Ha sede nel monumentale Palazzo Pisani, il più grande Palazzo patrizio di Venezia, che si trova nel cuore della città, a poca distanza da Piazza San Marco e dal Ponte di Rialto. Impreziosito da affreschi, statue, decori marmorei, stucchi e fregi, si articola in due cortili interni separati da aree logge e ampi saloni su più piani: di particolare impatto la spettacolare sala dei concerti, circondata da colonne e dominata da una balconata che la circoscrive per l’intero perimetro.
La sede
Numerosi sono gli spazi destinati alle lezioni e allo studio, con aule apposite per le esercitazioni orchestrali e corali. La dotazione strumentale è ricca e di pregio: cinque organi, una dozzina di pianoforti a gran coda, oltre ad un numero veramente ampio di altri strumenti, tra i più disparati. Tra le scuole musicali presenti c’è anche la musica elettronica, fondata da Giuseppe Sinopoli e proseguita da Alvise Vidolin, che vanta apparecchiature continuamente aggiornate. A fianco delle discipline tradizionali, è ampia l’offerta di corsi di musica antica.
La biblioteca
La biblioteca è tra le più importanti d’Italia e annovera circa 50.000 volumi, con consistenti fondi storici ed è contigua al Museo della Musica che conserva strumenti antichi, manoscritti e cimeli d’epoca, tra i quali spiccano alcuni oggetti donati al conservatorio da Richard Wagner.
L’attività didattica
Il Benedetto Marcello, oltre ad una ineguagliabile attività didattica, che attira allievi da ogni parte del mondo, organizza laboratori, seminari, masterclass e svolge un’intensa attività di produzione artistica e di ricerca, esercitata nei contesti più vari e più illustri. L’interscambio con altri stati della Comunità Europea, grazie ai Progetti Erasmus e Leonardo, è assai vivace. L’essere il Conservatorio di una città internazionale come Venezia, a spiccata vocazione culturale, consente collaborazioni con l’Accademia di Belle Arti, il Teatro La Fenice, La Biennale, l’Università di Ca’ Foscari, la Fondazione Cini, l’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, l’Ateneo Veneto, la Fondazione Levi e altri Enti ancora.
Questi legami consentono l’approfondimento di varie opportunità professionali che si realizzano sia al termine degli studi, sia in itinere.
Una storia di eccellenza musicale
Nel corso della sua storia più che centenaria, il Conservatorio veneziano è stato diretto da alcuni tra i maggiori musicisti e compositori del momento, figure come Marco Enrico Bossi, Ermanno Wolf-Ferrari, Gian Francesco Malipiero, Renato Fasano, Nino Antonellini, Ugo Amendola etc. L’elenco dei docenti illustri che vi hanno insegnato è amplissimo: Michelangelo Abbado, Guido Agosti, Luisa Baccara, Eugenio Bagnoli, Arturo Benedetti Michelangeli, Carlo Betocchi, Riccardo Brengola, Valentino Bucchi, Pina Carmirelli, Sandro Dalla Libera, Wolfango Dalla Vecchia, Francesco De Guarnieri, Luigi Ferro, Egida Giordani Sartori, Gino Gorini, Ettore Gracis, Maria Vittoria Guidi, Lino Liviabella, Sergio Lorenzi, Bruno Maderna, Mario Messinis, Virgilio Mortari, Rio Nardi, Carlo Pestalozza, Piero Rattalino, Nino Sanzogno, Gino Tagliapietra, Adriano Vendramelli, Renato Zanettovich, Renato Zanfini.
Il Benedetto Marcello mantiene intatta una tradizione di rigore, disciplina e selettività che è da sempre all’origine del suo prestigio.